01 janeiro, 2011

E' MORTO L'EX MINISTRO BERNINI FU L'ULTIMO «DOGE» DELLA DC






Corriere Del Veneto.it


L'ex esponente doroteo aveva 74 ed era in coma dalla scorsa estate. Presidente della Regione dal 1980 al 1989, fu coinvolto in Tangentopoli. Si era avvicinato all'Udc e al Pdl. Fondò la compagnia low cost MyAir


CASTELFRANCO VENETO (Treviso) - È morto nella notte l’ex ministro dei trasporti ed ex presidente del Veneto Carlo Bernini. Da tempo era malato. La scorsa estate era stato ricoverato in gravissime condizioni all’ospedale di Castelfranco Veneto (Treviso), e non si era mai ripreso. Dall’ospedale Bernini è stato poi trasferito, un mese fa, in un reparto della casa di riposo di Castelfranco dove è mancato. Gli erano accanto la moglie Angela e i tre figli. L’ex esponente Dc doroteo, 74 anni, di Asolo (Treviso), era entrato in coma in seguito ad un infarto. In precedenza era stato sottoposto a un intervento cardiaco per un bypass. Bernini è stato per un ventennio l’uomo politico della Dc tra i più potenti del Veneto (soprannominato il Doge), per tre mandati - dal 1980 al 1989 - presidente della Regione Veneto, dove era giunto dopo aver retto la Provincia di Treviso. Divenuto senatore, è stato due volte ministro, sempre ai Trasporti. Coinvolto nella Tangentopoli veneta, Bernini ha lasciato la politica (si è iscritto all’Udc dal 2003 al 2008 e poi al Pdl) fondando la compagnia low cost MyAir.

IL RICORDO DELLA POLITICA - «Senatore nell’Undicesima Legislatura dal 1992 al 1994, ministro dei Trasporti nel sesto e settimo Governo Andreotti, presidente della Regione Veneto per due mandati, esponente di primo piano nelle associazioni tra regioni europee, docente universitario, il nome di Carlo Bernini resterà legato per sempre al ruolo di primo piano che ricoprì nella sua regione, il Veneto, dove iniziò come presidente della Provincia di Treviso, e successivamente, a livello nazionale, nel settore dei trasporti al quale dedicò anche i suoi studi di docente». Così il presidente del Senato, Renato Schifani, ricorda Carlo Bernini, scomparso nella notte all’età di 74 anni, nel messaggio di cordoglio inviato alla famiglia. Il presidente della Regione del VenetoLuca Zaia ha appreso con rincrescimento la notizia della morte del senatore asolano Carlo Bernini. «Alla moglie Angela, ai tre figli, alla famiglia e agli amici dell’ex presidente della Regione - ha affermato Zaia - esprimo il cordoglio mio personale e dell’istituzione che Bernini presiedette per nove anni». «Aveva valorizzato il Veneto in tutte le sue forme, dall’economia alla cultura». Così ricorda Carlo Bernini il presidente della provincia di Treviso,Leonardo Muraro, che ha rivolto il suo primo pensiero ai familiari di uno dei principali attori della scena politica della Dc veneta per quasi 30 anni. «È stato il primo - ha aggiunto Muraro - a mettere in luce il Veneto, a far emergere le potenzialità di questa regione-guida di quello che è stato riconosciuto come il ’mitò del nordest economico, sociale e culturale». «Pur se preceduta da sei mesi di come, la scomparsa di Carlo Bernini segna la fine di un’epoca: scompare l’ultimo dei grandi della Dc veneta, per certi aspetti il più intelligente e il meno fortunato». Così il ministro per l’Attuazione del Programma di Governo, Gianfranco Rotondi, ricorda la figura dell’ex leader e ministro Dc, Carlo Bernini. «La sua ascesa - prosegue Rotondi - concise con la fine della Dc e, dunque, fu interrotto un percorso imprevedibile per le sue straordinarie doti di intelletto e di carisma. Carlo non visse con malinconia questi ultimi anni, anzi soleva dire che la carriera più certa era la sua perchè alle sue spalle. La sua fama di politico pragmatico nascondeva un uomo colto e intelligentissimo: fu sua l’intuizione del berlusconismo come prosecuzione eretica ma duratura della Dc. Le sue idee orientarono prima Buttiglione e poi me. Ai suoi insegnamenti - conclude - debbo moltissimo e nella vita non ho potuto restituirgli nulla». «La morte di Carlo Bernini suscita in me sentimento di dolorosa perdita: èstato per me un amico, un maestro, un punto di riferimento». CosìLorenzo Cesa, segretario dell’Udc. «Uomo di finissima intelligenza e di profonda cultura - sottolinea Cesa - ha messo la sua concretezza e le sue straordinarie capacità al servizio della politica e della sua amata terra, il Veneto. Carlo Bernini ha vissuto, politicamente e personalmente, momenti difficili con la dignità e il rispetto delle istituzioni che lo hanno sempre contraddistinto. Tutti coloro che lo hanno conosciuto vivono questo momento nella consapevolezza che con lui scompare uomo eccezionale dalle rare doti politiche e umane. Giunga a tutta la sua famiglia il cordoglio mio e di tutta l’Udc, in un abbraccio fraterno e commosso». (Ansa).


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