09 fevereiro, 2011

VENERDI’ A VENEZIA CONVEGNO INTERNAZIONALE SU DIVERSITA’ LINGUISTICHE. STIVAL: “IL VENETO E’ UNA LINGUA. NOSTRO PATRIMONIO FONDAMENTALE”.

regione.veneto.it

(AVN) – Venezia - “Il veneto: tradizione, tutela, continuità”: è questo il titolo di un importante convegno, promosso dalla Regione del Veneto e dalla Commissione Nazionale dell’Unesco, che si aprirà venerdì prossimo 11 febbraio nella storica cornice della sale monumentali della Biblioteca Marciana in piazzetta San Marco a Venezia e che, per due giorni, vedrà confrontarsi i maggiori esperti internazionali sull’importanza storico-culturale delle diversità linguistiche. Ai lavori di apertura (ore 9.30) la Regione del Veneto sarà rappresentata dall’assessore regionale all’identità veneta Daniele Stival. “Si tratta – sottolinea Stival – di un’occasione straordinaria, che consentirà di dare il giusto rilievo a quelli che, come nel caso del veneto, vengono impropriamente definiti ‘dialetti’, ma in realtà sono vere e proprie lingue, che hanno attraversato e tuttora caratterizzano la vita di generazioni e generazioni di cittadini, la loro storia, le loro tradizioni più care: un nostro patrimonio fondamentale”. Stival si dice “certo che le relazioni degli illustri esperti dimostreranno ciò di cui noi siamo fermamente convinti, e cioè che il veneto non sia uno dei tanti dialetti, ma una vera e propria lingua, che per questo merita un’attenzione del tutto particolare”. Per quanto riguarda l’Italia, una legge del 1999 (la nr. 482) ha riconosciuto 12 “minoranze linguistiche”: il friulano, il ladino, il tedesco, lo sloveno, l’occitano, il francese, il franco-provenzale, l’albanese, il greco, il sardo, il catalano ed il croato. “Come si vede – fa notare Stival – tra queste ‘lingue’ riconosciute ai sensi della Costituzione non c’è il veneto che, scorrettamente dal punto di vista linguistico, viene considerato come variante dialettale dell’italiano. Ma diversi autorevoli studi internazionali in realtà classificano la lingua veneta come nettamente distinta dall’italiano, come fanno l’Unesco Red Book of Endangered Language dell’Università di Helsinky e l’Ethnologue: Languages of the World, pubblicato dal Summer Institute of Linguistic di Dallas”. “Sono certo che i due giorni di lavori alla Marciana – conclude Stival – potranno dare anche in questo ambito importanti indicazioni”.

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